Manifesto introduttivo
Inaguriamo il Blog di Macroaea introducendo una Virtù: l’attitudine alla capacità inventiva. Alcuni dei suoi verbi distintivi sono “osservare, intuire, ricombinare” e poi, come modo costitutivo proprio dell’attitudine, “esercitare”.
Macroarea opera come piattaforma di servizi per le attività economiche, umane e sociali che si esprimono attraverso un bene strumentale. Genera valore in coerenza con l’evoluzione sempre più rapida verso nuove abitudini.
Oggi lo sviluppo tecnologico e il mercato di internet hanno reso l’accesso a risorse, mercati e competenze estremamente facili in un progressivo passaggio verso un’economia della conoscenza, in cui vengono rivalutati apporto e creatività del singolo individuo, come elementi fondamentali per creatività, innovazione e produttività.
Capitale umano e creatività
Si stanno affacciando nuove tendenze (tipicamete le logiche e i meccanismi delle startup) che devono generare innovazione interfacciandosi costantemente con i clienti da cui ricevono gli insegnamenti su come modificare la loro offerta (“Lean Enterprise“).
Stiamo assistendo alla transizione verso valori post-materialistici (transizione accelerata in questa era di COVID) dati dall’importanza per il senso di appartenenza, per l’espressione della propria personalità, della qualità ambientale, del valore della diversità e del senso di comunità, alla qualità della vita e della meritocrazia.

Creatività e produttività
La creatività è fortemente stimolata all’interno di network sociali, che permettono una più veloce condivisione e creazione delle idee: quanto più le persone si aggregano in gruppi ampi ed entrano in contatto l’uno con l’altro frequentemente, tanto più la conoscenza è condivisa, immagazzinata e avanza più facilmente; tutto ciò accade perché le aggregazioni di persone permettono agli esseri umani di combinare e ricombinare i loro talenti e idee in modi nuovi (“Cross Fertilisation” – Contaminazione).Quanto più persone altamente qualificate si concentrano in questi luoghi, tanto più accelera il tasso di innovazione, si generano nuovi business e la produttività aumenta.

Dallo spazio al luogo
Gli spazi così abitati diventano allora luoghi: capire il presente/futuro guardando l’intenzione che sta dentro questi luoghi abitati e le decisioni che hanno condotto alla loro abilitazione definisce il valore di un luogo come il legame che si crea tra esso e la comunità di persone che l’abitano (“User Experience”).Il Placemaker si candida dunque come il designer dei luoghi che abilita un sistema economico contemporaneo.
Prendendo a prestito una recente recensione sulla serie Netflix Abstract: “il design luogo allora diventa una presenza necessaria, il design luogo è un processo cognitivo che potenzia la nostra nostra umanità!”
Economia contemporanea: quali mecenati?
Ciò che rimane da capire è: se il valore che si genera da un bene strumentale è un risultato che si misura alla fine e per il quale qualcuno è disposto a pagare, chi è oggi l’odierno “consigliere di Augusto ed influente protettore di letterati e artisti”?